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Ocean’s 8 | Recensione film con Sandra Bullock e Cate Blanchett

La mia recensione del film di Gary Ross, al cinema dal 26 luglio.

Il glamour, la femminilità, il girl power, i colpi di scena!

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Warner Bros. ha rilanciato la saga di Ocean con un reboot tutto al femminile, ben 17 anni dopo il primo capitolo con George Clooney, diretto da Steven Soderbergh, già remake della pellicola Colpo grosso del 1960, con protagonisti i Rat Pack.
Una sfida rischiosa, quella di Gary Ross, visto le critiche che hanno travolto il remake di Ghostbusters di Paul Feig, eppure Ocean’s 8 ha fatto bingo, con 256 milioni di dollari incassati in tutto il mondo e un sequel praticamente già in lavorazione.

Gary Ross, qui decisamente fuori dal suo elemento naturale (aveva vinto l’Oscar per Seabiscuit, per intenderci), confeziona una pellicola ricca di glamour, di risate e di vendetta. Un heist movie che, oltre ai tacchi, mostra il lato comico delle protagoniste, una più brava dell’altra.

“Gli uomini danno nell’occhio, e noi vogliamo passare inosservate.”

Un Diavolo Veste Prada dell’era del #MeToo che riconferma l’innata capacità di Hollywood di far quattrini in ogni campo, persino con un film solo al femminile.
Scritto in maniera ineccepibile sempre da Gary Ross, con l’aiuto di Olivia Milch, mette insieme otto personalità e femminilità completamente differenti che però funzionano alla grande, mettendo in scena uno spettacolo brillante, divertente e incalzante.

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Un cast sicuramente scelto con cura, avendo l’obiettivo di portare al film più gente possibile: due attrici di commedie sentimentali (Sandra Bullock e Anne Hathaway), un’attrice pluripremiata (Cate Blanchett), un’attrice di colore (Mindy Kaling), una cantante (Rihanna), una presenza televisiva (Sarah Paulson), una rapper di origini cinesi (Awkwafina) e una colonna del cinema britannico (Helena Bonham Carter).
Le tre Premio Oscar tengono testa alle altre, con una Rihanna visibilmente non portata alla recitazione, di fatto oscurata appena possibile e relegata sullo sfondo.

I dialoghi, purtroppo, sono spesso messi da parte in favore dello sfarzo, del glamour, degli abiti da sera (e che abiti!) e dei gioielli costosi, facendoci morire d’invidia davanti allo schermo. La mancanza di un reale “nemico” da affrontare (in Ocean’s 11 era Andy Garcia) pesa un pochino sulla trama e poi, diciamocelo chiaramente, vendicarsi di un ex? Ma il girl power è davvero fatto solo di questo?

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Insomma, da amante degli heist movie, l’ho trovato molto piacevole! Il cast è in gran forma, soprattutto Anne Hathaway, ma si poteva fare qualcosa in più in fatto di trama.
In fin dei conti, sono uscita dalla sala con la voglia di comprare un paio di scarpe, e non di fare una rapina.

Voto: 7

 

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